la nostra storia
Secoli di vita. Dai portoghesialla famiglia Pollina-Palermo.
La salina Calcara ha occupato un ruolo di primo piano nel contesto storico-tradizionale dell’attività di salicoltura del territorio trapanese. Da tempo immemorabile ha fatto parte degli isolotti che costellavano l’antica Drepanum, unitamente agli isolotti del Ronciglio, della Zavorra (S. Margherita), della Bassa, della Colombaia e del Lazzaretto (S. Antonio). Per molto tempo è stata considerata primo approdo e punto di incontro e di scambio tra le popolazioni dell’entroterra trapanese, per questo la storia della Salina Calcara è antichissima e affonda le sue radici nel XVI secolo.
Famiglia Alfonso
Corona di Barone
1504/1638
Famiglia Ferro
Corona di Barone
1638/1838
Famiglia D'Ali
Corona di Barone
1838/1998
L’impianto della salina venne realizzato nel 1504 da Antonio de Alfonso, proprietario dell’epoca di origini portoghesi, ma entrò in funzione soltanto nel 1545. Le Case Calcara vennero costruite nel 1586 e dichiarate nel 1593 da Biancofiore Riccio, moglie di Alessio de Alfonso che fece edificare sul luogo la Cappella di Sant’Alessio, oggi non più esistente, per celebrarvi la Santa Messa e solennizzare il giorno memoriale del Santo, il 17 Luglio. La Salina Calcara con il matrimonio di Olimpia, figlia di Alessio de Alfonso, con Cesare Ferro passò dal 1622 nel patrimonio della casata Ferro. Divenne proprietà dell’imprenditore Giovanni Maria D’Alì nel maggio 1838 e lo rimase fino al 1998. La Salina Calcara fu coltivata fino al 1955, periodo dopo il quale, a seguito di un’alluvione, l’attività di salicoltura venne cessata per effettuare soltanto attività di acquacoltura estensiva.
Nel 1998 la Salina Calcara è stata acquistata dalla famiglia Pollina-Palermo, che ha provveduto alla ristrutturazione del caseggiato esistente ed ha promosso un’opera di recupero dell’impianto di salicoltura, rendendo nuovamente possibile la produzione del sale che è tornata ad essere attiva dal 2008 dopo oltre 50 anni di non attività. La Salina Calcara ha un’estensione di 40 ettari ed è composta, fin dal suo impianto originario, da una Salina piccola, detta Stella e da una Salina grande, per un totale di 33 vasche salanti. Attualmente ne sono in funzione 23.
Vivi la tradizione. Scopri la salina.
Bisogna perdersi nei colori e nella storia di un’arte antichissima per vivere appieno l’atmosfera di un luogo che esiste solo qui.